POSIZIONE DELL’ARBITRO DURANTE IL GIOCO APERTO
Mentre si possono suggerire delle posizioni per le fasi statiche, diventa più difficile darle per il gioco aperto.
Abbiamo visto che nelle fasi statiche l’arbitro deve essere abbastanza vicino alle fonti del gioco, e può quindi seguirlo con una certa facilità quando evolve.
Quando invece il gioco si sviluppa in gioco aperto è praticamente impossibile seguirlo da vicino.
In questa fase però non è determinante essere in prossimità del portatore del pallone in quanto gli spazi sono ampi e abbastanza liberi, anzi, una certa distanza permette di avere una più ampia visione del gioco.
L’Arbitro seguirà l’azione cercando di rimanere in linea col pallone senza mai anticipare troppo (potrebbe trovarsi in difficoltà in caso di intercetto).
È fondamentale intuire il punto dove potrà avvenire un placcaggio, e dove potrà formarsi un ruck o un maul, per portarsi rapidamente su di esso.
In prossimità della linea di meta è ancora più importante che l’Arbitro sia molto vicino all’azione, per valutare in modo corretto un eventuale toccato a terra.
Quando un giocatore calcia a seguire, l’Arbitro dovrà assicurarsi che gli avversari non commettano ostruzionismi nei confronti del calciatore, osservare il comportamento dei compagni del calciatore in fuori-gioco e dirigersi verso il punto di caduta del pallone per controllare l’azione successiva (vedi schema 21).
Nei calci in gioco aperto diretti in touch, l’Arbitro dovrà controllare i giocatori che si trovano davanti al calciatore, e valutare il loro comportamento nella probabile rimessa rapida (vedi schema 22).
Quando un giocatore tenta un calcio di rimbalzo (drop), l’Arbitro, dovrà portarsi rapidamente verso i pali per valutare se la porta è riuscita, se il pallone diviene morto o se il gioco può proseguire.
Mentre fa tutto questo, l’Arbitro deve altresì controllare che non vi siano compagni del calciatore in fuori-gioco che possono interferire sul gioco (vedi schema 23).
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