CIRCOLARE INFORMATIVA 02/2005-06
RULING 3:2005 (30.06.05)
CALCI DI PUNIZIONE E CALCI LIBERI
La FPR (Federazione di rugby a 15 del Portogallo) ha
richiesto un’interpretazione della Regola - Calci di Punizione e Calci Liberi
SCENARIO
La squadra Nera è penalizzata, per un’infrazione durante un
placcaggio, a 30 metri dalla propria linea di meta; la squadra Blue opta per un
calcio per i pali, posiziona il pallone sul punto e informa l’arbitro delle sue
intenzioni. La squadra Nera si posiziona dietro i pali della propria porta. La
squadra Blue calcia il pallone (s virgolandolo) a pochi metri dal punto,
permettendo ad un proprio giocatore, in-gioco, di raccogliere la palla e, non
ostacolato, andare a segnare una meta.
COSA DICE LA REGOLA
La Regola stabilisce
che “Se il calciatore indica all’arbitro l’intenzione di tentare una porta,
egli deve realmente tentare la porta.
Una volta che il calciatore ne ha
espresso chiaramente l’intenzione, non può cambiare la sua decisione.
L’arbitro
può chiedere al calciatore quali siano le sue intenzioni.”
DOMANDA
Può l’interpretazione della Regola essere che, una volta che
il calciatore ha fatto capire chiaramente la sua intenzione di tentare la
porta, egli non possa cambiare la sua intenzione quindi calciando in touch,
battendo un calcio rapido (tap kick) per se stesso e passando o correndo con la
palla?
Se questo è corretto la situazione di cui sopra è legale e l’arbitro
dovrebbe accordare la meta.
RISPOSTA DELL’IRB
Lo scenario di cui sopra è illegale, e l’arbitro deve
ordinare una mischia sul punto dell’originale punizione, con introduzione da
parte della squadra Nera.
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