DURANTE LO SVOLGIMENTO GARA
La squadra che scende in campo è composta di 15 giocatori (13
per l’U14). Possono essere ammessi nel recinto di gioco anche
altri 7 (sette) giocatori, considerati non partecipanti, i cui
nominativi devono essere iscritti nell’elenco giocatori, ai sensi
dell’art. 8 del R.A.S. Costoro possono essere utilizzati, in ogni
momento della gara fino al massimo di 7 (sette), nei campionati
Seniores e Juniores, per sostituire o rimpiazzare giocatori delle
rispettive squadre d’appartenenza, purché coloro che
sostituiscono o rimpiazzano non siano stati espulsi. I giocatori
espulsi devono abbandonare il recinto di gioco. I giocatori
sostituiti definitivamente devono abbandonare il recinto di
gioco, fatto salvo quanto previsto dalla Reg. 3 del Regolamento
di Gioco (vedi anche art. 26 comma 3 del R.A.S.).
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Estratto dal Comunicato Federale nr. 4 al punto 2.07, pag. 5,
del 13/05/2010
Omissis…
Il Consiglio Federale, sentita la proposta del Settore Tecnico
Federale, ha deliberato che a partire dalla s.s. 2010/2011, sarà
possibile per il Campionato di Eccellenza e per il Campionato
di Serie A, utilizzare in campo tutti gli otto giocatori inseriti
nella lista gara.
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Sempre in merito alla Regola 3, per motivi di sicurezza, e
limitatamente al Campionato di Serie C, verrà applicato il
regolamento Under 19, per le mischie ordinate. (vedere varianti)
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I giocatori sostituiti (scelta tecnica) possono rimanere all’interno
del recinto di gioco, seduti sulla panchina delle riserve della
loro squadra. Quelli rimpiazzati (infortunio), DEVONO lasciare il
recinto di gioco e non possono più rientrare in quell'incontro.
Nei campionato Seniores, un giocatore sostituito per motivi
tecnici, non può rientrare a giocare per rimpiazzare un giocatore
infortunato, salvo che:
I. per rimpiazzare un giocatore con ferita sanguinante o aperta;
II. per rimpiazzare un giocatore della prima linea che si è
infortunato, o è stato temporaneamente espulso, o che è
stato espulso definitivamente, con le modalità previste dalla
(Reg. 3.13 del Regolamento di Gioco).
Quando un giocatore lascia l’area di gioco per fare controllare
una ferita sanguinante, oppure per farsi medicare una ferita
aperta, può essere rimpiazzato temporaneamente. Se il
giocatore che è stato rimpiazzato temporaneamente non rientra
in campo di gioco entro 15 minuti di tempo effettivo (quindi
compreso l’eventuale intervallo), il rimpiazzo diventa definitivo ed
il giocatore rimpiazzato non può rientrare in campo di gioco
(N.B. i 15 min. si considerano sommando anche più uscite).
Nei campionati Juniores un giocatore che è stato sostituito può
rimpiazzare un proprio compagno infortunato (Variazione U19
Reg. 3.13 (b)).
L’ammissione di giocatori dopo l’inizio e la loro riammissione durante
lo svolgimento della gara, sono autorizzate allorché il pallone è
diventato “morto” (art. 26 comma 4 del R.A.S.).
Nell’ipotesi d’ammissione di giocatori nel recinto di gioco, dopo
l’inizio della gara, l’arbitro deve esigere la presentazione del
documento d’identità personale e, al termine della stessa,
l’annotazione degli estremi dei documenti identificativi nell’elenco
giocatori (art. 26 comma 5 del R.A.S.).
In qualsiasi momento della gara l’arbitro DEVE allontanare dal
recinto di gioco le persone che senza autorizzazione vi siano entrate.
In tal caso, per la responsabilità dell’accompagnatore (art. 8 comma
3 del R.A.S.), se ne dovrà far memoria nel referto gara.
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Nel caso d’infortuni, annotare quelli di sospetta gravità, tali da
richiedere l’intervento particolare del medico (stati confusionali,
ferite, ecc.), indipendentemente dal fatto che l’infortunio abbia
determinato o no il rimpiazzo del giocatore.
Durante la gara, l’arbitro NON DEVE:
• Usare termini o gesti poco corretti e tanto meno offensivi.
• Alzare il tono della voce oltre il necessario, se non in casi
eccezionali.
• Fare dello spirito o del sarcasmo, potrebbe rivelarsi pericoloso
e/o controproducente.
Durante la gara, l’arbitro DEVE:
• Indicare sempre in modo chiaro e sollecitamente, sia il
motivo del fischio effettuato, per fermare il gioco, sia le
modalità con cui il gioco dovrà riprendere, facendo uso della
prevista gestualità internazionale.
Esigere sempre il massimo rispetto.
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Sanzionare i responsabili delle infrazioni alla Reg 10 - Antigioco,
segnalando il fatto nel referto gara nel modo previsto.
Sorvegliare il comportamento degli assistenti arbitro non ufficiali e
delle persone ammesse al recinto di gioco, prendendo gli opportuni
provvedimenti e segnalando accuratamente a referto tutti i fatti di
rilievo.
Verificare il comportamento delle persone esterne al recinto di gioco
(pubblico), segnalando sul referto eventuali intemperanze,
specialmente se di particolare importanza.
Evitare d’intrattenersi in discussioni sulle interpretazioni delle regole
di gioco. Solo il Capitano può chiedere, a gioco fermo, un
chiarimento sulla decisione presa. La risposta che l’arbitro fornirà
dovrà essere una breve e sintetica spiegazione del gesto già
effettuato e non una trattazione della regola di gioco.
La richiesta di chiarimenti da parte del Capitano non deve rallentare
la ripresa del gioco, né consentire al Capitano stesso di riprendere
parte al gioco da posizione irregolare (ciò può verificarsi in
particolare nel caso di “Calcio di Punizione o Libero” giocato
rapidamente alla mano). Il Capitano che si trovi vicino al segno,
prima di prendere parte al gioco, dovrà ritirarsi verso la sua area di
meta come previsto dalla Reg 21.7 e 21.8.
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Art. 21 del R.A.S.
Le gare dei campionati nazionali sono divise in due tempi aventi
uguale durata di quaranta minuti, oltre eventuale tempo di
recupero, con un intervallo non superiore ai 10 minuti.
La durata delle gare dei campionati del settore juniores e
propaganda e delle altre manifestazioni federali è stabilita dai
regolamenti emanati per ciascuna categoria.
Nelle gare di spareggio se le squadre, al termine dei tempi
regolamentari, sono in parità, dovranno disputare, dopo un
intervallo di cinque minuti, due tempi supplementari della durata di
quindici minuti ciascuno.
Al termine di ogni tempo le squadre dovranno procedere alla
inversione di campo.
Nelle gare dei campionati e manifestazioni del settore femminile,
juniores e propaganda non è consentita la disputa dei tempi
supplementari.
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Durante lo svolgimento del gioco, l’arbitro, nei casi e nei modi
previsti dalle Regole di Gioco può disporre più sospensioni
temporanee, ciascuna della durata MASSIMA di 15 minuti, qualora
ritenga che ciò possa consentire la cessazione delle cause
impedienti e può, se necessario, autorizzare i giocatori a rientrare
negli spogliatoi. Tuttavia la durata complessiva delle interruzioni non
potrà essere superiore a 40 (quaranta) minuti.
Cessata la causa di sospensione delle interruzioni l’arbitro previo, un
nuovo controllo, se ritenuto necessario, dell’identità dei giocatori,
ordina la ripresa del gioco (art. 14 del R.A.S.).
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L’arbitro ha il dovere di ordinare la sospensione definitiva della
gara qualora (art. 15 del R.A.S.):
a) prima del segnale di fine della gara una squadra abbandoni il
terreno di gioco;
b) un tesserato espulso rifiuti di allontanarsi dal recinto di gioco o
vi rientri senza giustificato motivo;
c) venga meno il numero minimo dei giocatori, anche di una sola
squadra, quale previsto dalle Regole di gioco;
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d) rilevi l’insorgenza delle condizioni sub b) del comma 1 dell’art.
15 del R.A.S. [“b) accerti che le condizioni del terreno di gioco
sono tali da impedire il regolare svolgimento della gara, sia per
pericolo alla incolumità dei giocatori, sia per la mancanza di
rimbalzo del pallone sulla maggior parte del terreno, sia per
difetto di visibilità -da una porta non sia visibile l’altra-, sia per
cause contingenti”] dopo l’inizio della gara;
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L’arbitro ha infine la facoltà di ordinare la sospensione definitiva,
qualora durante la gara si verifichino fatti o situazioni da lui ritenuti
pregiudizievoli all’incolumità sua e dei giocatori o impedienti il
regolare svolgimento della gara stessa (come previsto nel disposto
dell’art. 15 ai punti b), c) e d) primo comma del R.A.S.).
Si ricorda inoltre che il primo comma dell’art. 15 del R.A.S. - punto d
prevede che la squadra ospitante assicuri la presenza di un medico
per tutta la durata dell’incontro.
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L’art. 10 lettera a) del R.A.S. rende obbligatorio per le squadre
schierarsi sul campo di gioco prima della gara e dopo il termine
della stessa per il tradizionale saluto.
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Al termine della gara, l’arbitro abbandonerà il recinto di gioco
per ultimo, dopo aver annotato l’ora del termine della gara sul
cartellino segnapunti e dopo aver osservato il comportamento,
in uscita dal campo, di tutti i giocatori e dirigenti.
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