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giovedì 18 marzo 2021

471686 DURANTE LO SVOLGIMENTO GARA (COSA DEVE FARE L'ARBITRO)

 DURANTE LO SVOLGIMENTO GARA

La squadra che scende in campo è composta di 15 giocatori (13

per l’U14). Possono essere ammessi nel recinto di gioco anche

altri 7 (sette) giocatori, considerati non partecipanti, i cui

nominativi devono essere iscritti nell’elenco giocatori, ai sensi

dell’art. 8 del R.A.S. Costoro possono essere utilizzati, in ogni

momento della gara fino al massimo di 7 (sette), nei campionati

Seniores e Juniores, per sostituire o rimpiazzare giocatori delle

rispettive squadre d’appartenenza, purché coloro che

sostituiscono o rimpiazzano non siano stati espulsi. I giocatori

espulsi devono abbandonare il recinto di gioco. I giocatori

sostituiti definitivamente devono abbandonare il recinto di

gioco, fatto salvo quanto previsto dalla Reg. 3 del Regolamento

di Gioco (vedi anche art. 26 comma 3 del R.A.S.).

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Estratto dal Comunicato Federale nr. 4 al punto 2.07, pag. 5,

del 13/05/2010

Omissis…

Il Consiglio Federale, sentita la proposta del Settore Tecnico

Federale, ha deliberato che a partire dalla s.s. 2010/2011, sarà

possibile per il Campionato di Eccellenza e per il Campionato

di Serie A, utilizzare in campo tutti gli otto giocatori inseriti

nella lista gara.

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Sempre in merito alla Regola 3, per motivi di sicurezza, e

limitatamente al Campionato di Serie C, verrà applicato il

regolamento Under 19, per le mischie ordinate. (vedere varianti)

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I giocatori sostituiti (scelta tecnica) possono rimanere all’interno

del recinto di gioco, seduti sulla panchina delle riserve della

loro squadra. Quelli rimpiazzati (infortunio), DEVONO lasciare il

recinto di gioco e non possono più rientrare in quell'incontro.

Nei campionato Seniores, un giocatore sostituito per motivi

tecnici, non può rientrare a giocare per rimpiazzare un giocatore

infortunato, salvo che:

I. per rimpiazzare un giocatore con ferita sanguinante o aperta;

II. per rimpiazzare un giocatore della prima linea che si è

infortunato, o è stato temporaneamente espulso, o che è

stato espulso definitivamente, con le modalità previste dalla

(Reg. 3.13 del Regolamento di Gioco).

Quando un giocatore lascia l’area di gioco per fare controllare

una ferita sanguinante, oppure per farsi medicare una ferita

aperta, può essere rimpiazzato temporaneamente. Se il

giocatore che è stato rimpiazzato temporaneamente non rientra

in campo di gioco entro 15 minuti di tempo effettivo (quindi

compreso l’eventuale intervallo), il rimpiazzo diventa definitivo ed

il giocatore rimpiazzato non può rientrare in campo di gioco

(N.B. i 15 min. si considerano sommando anche più uscite).

Nei campionati Juniores un giocatore che è stato sostituito può

rimpiazzare un proprio compagno infortunato (Variazione U19

Reg. 3.13 (b)).

L’ammissione di giocatori dopo l’inizio e la loro riammissione durante

lo svolgimento della gara, sono autorizzate allorché il pallone è

diventato “morto” (art. 26 comma 4 del R.A.S.).

Nell’ipotesi d’ammissione di giocatori nel recinto di gioco, dopo

l’inizio della gara, l’arbitro deve esigere la presentazione del

documento d’identità personale e, al termine della stessa,

l’annotazione degli estremi dei documenti identificativi nell’elenco

giocatori (art. 26 comma 5 del R.A.S.).

In qualsiasi momento della gara l’arbitro DEVE allontanare dal

recinto di gioco le persone che senza autorizzazione vi siano entrate.

In tal caso, per la responsabilità dell’accompagnatore (art. 8 comma

3 del R.A.S.), se ne dovrà far memoria nel referto gara.

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Nel caso d’infortuni, annotare quelli di sospetta gravità, tali da

richiedere l’intervento particolare del medico (stati confusionali,

ferite, ecc.), indipendentemente dal fatto che l’infortunio abbia

determinato o no il rimpiazzo del giocatore.

Durante la gara, l’arbitro NON DEVE:

• Usare termini o gesti poco corretti e tanto meno offensivi.

• Alzare il tono della voce oltre il necessario, se non in casi

eccezionali.

• Fare dello spirito o del sarcasmo, potrebbe rivelarsi pericoloso

e/o controproducente.

Durante la gara, l’arbitro DEVE:

• Indicare sempre in modo chiaro e sollecitamente, sia il

motivo del fischio effettuato, per fermare il gioco, sia le

modalità con cui il gioco dovrà riprendere, facendo uso della

prevista gestualità internazionale.

Esigere sempre il massimo rispetto.

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Sanzionare i responsabili delle infrazioni alla Reg 10 - Antigioco,

segnalando il fatto nel referto gara nel modo previsto.

Sorvegliare il comportamento degli assistenti arbitro non ufficiali e

delle persone ammesse al recinto di gioco, prendendo gli opportuni

provvedimenti e segnalando accuratamente a referto tutti i fatti di

rilievo.

Verificare il comportamento delle persone esterne al recinto di gioco

(pubblico), segnalando sul referto eventuali intemperanze,

specialmente se di particolare importanza.

Evitare d’intrattenersi in discussioni sulle interpretazioni delle regole

di gioco. Solo il Capitano può chiedere, a gioco fermo, un

chiarimento sulla decisione presa. La risposta che l’arbitro fornirà

dovrà essere una breve e sintetica spiegazione del gesto già

effettuato e non una trattazione della regola di gioco.

La richiesta di chiarimenti da parte del Capitano non deve rallentare

la ripresa del gioco, né consentire al Capitano stesso di riprendere

parte al gioco da posizione irregolare (ciò può verificarsi in

particolare nel caso di “Calcio di Punizione o Libero” giocato

rapidamente alla mano). Il Capitano che si trovi vicino al segno,

prima di prendere parte al gioco, dovrà ritirarsi verso la sua area di

meta come previsto dalla Reg 21.7 e 21.8.

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Art. 21 del R.A.S.

Le gare dei campionati nazionali sono divise in due tempi aventi

uguale durata di quaranta minuti, oltre eventuale tempo di

recupero, con un intervallo non superiore ai 10 minuti.

La durata delle gare dei campionati del settore juniores e

propaganda e delle altre manifestazioni federali è stabilita dai

regolamenti emanati per ciascuna categoria.

Nelle gare di spareggio se le squadre, al termine dei tempi

regolamentari, sono in parità, dovranno disputare, dopo un

intervallo di cinque minuti, due tempi supplementari della durata di

quindici minuti ciascuno.

Al termine di ogni tempo le squadre dovranno procedere alla

inversione di campo.

Nelle gare dei campionati e manifestazioni del settore femminile,

juniores e propaganda non è consentita la disputa dei tempi

supplementari.

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Durante lo svolgimento del gioco, l’arbitro, nei casi e nei modi

previsti dalle Regole di Gioco può disporre più sospensioni

temporanee, ciascuna della durata MASSIMA di 15 minuti, qualora

ritenga che ciò possa consentire la cessazione delle cause

impedienti e può, se necessario, autorizzare i giocatori a rientrare

negli spogliatoi. Tuttavia la durata complessiva delle interruzioni non

potrà essere superiore a 40 (quaranta) minuti.

Cessata la causa di sospensione delle interruzioni l’arbitro previo, un

nuovo controllo, se ritenuto necessario, dell’identità dei giocatori,

ordina la ripresa del gioco (art. 14 del R.A.S.).

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L’arbitro ha il dovere di ordinare la sospensione definitiva della

gara qualora (art. 15 del R.A.S.):

a) prima del segnale di fine della gara una squadra abbandoni il

terreno di gioco;

b) un tesserato espulso rifiuti di allontanarsi dal recinto di gioco o

vi rientri senza giustificato motivo;

c) venga meno il numero minimo dei giocatori, anche di una sola

squadra, quale previsto dalle Regole di gioco;

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d) rilevi l’insorgenza delle condizioni sub b) del comma 1 dell’art.

15 del R.A.S. [“b) accerti che le condizioni del terreno di gioco

sono tali da impedire il regolare svolgimento della gara, sia per

pericolo alla incolumità dei giocatori, sia per la mancanza di

rimbalzo del pallone sulla maggior parte del terreno, sia per

difetto di visibilità -da una porta non sia visibile l’altra-, sia per

cause contingenti”] dopo l’inizio della gara;

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L’arbitro ha infine la facoltà di ordinare la sospensione definitiva,

qualora durante la gara si verifichino fatti o situazioni da lui ritenuti

pregiudizievoli all’incolumità sua e dei giocatori o impedienti il

regolare svolgimento della gara stessa (come previsto nel disposto

dell’art. 15 ai punti b), c) e d) primo comma del R.A.S.).

Si ricorda inoltre che il primo comma dell’art. 15 del R.A.S. - punto d

prevede che la squadra ospitante assicuri la presenza di un medico

per tutta la durata dell’incontro.

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L’art. 10 lettera a) del R.A.S. rende obbligatorio per le squadre

schierarsi sul campo di gioco prima della gara e dopo il termine

della stessa per il tradizionale saluto.

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Al termine della gara, l’arbitro abbandonerà il recinto di gioco

per ultimo, dopo aver annotato l’ora del termine della gara sul

cartellino segnapunti e dopo aver osservato il comportamento,

in uscita dal campo, di tutti i giocatori e dirigenti.

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