giovedì 27 novembre 2025

71130314. Il portatore viene afferrato da un difensore, perde l’equilibrio e cade. Nel momento in cui va a terra, il difensore mantiene un contatto minimo, un braccio che scivola lungo la maglia ma ancora in contatto fisico. Quel contatto residuale è sufficiente per definire il portatore “trattenuto” nel momento in cui viene portato a terra?

 Requisiti in un placcaggio

14.1Affinché un placcaggio si concretizzi, il portatore di pallone deve essere trattenuto e portato a terra da uno o più avversari.


14.2“Portato a terra” significa che il portatore di pallone è disteso, seduto o che ha almeno un ginocchio sul terreno o su un altro giocatore che è sul terreno.


14.3“Essere trattenuto” significa che un placcatore deve continuare a tenere il portatore di pallone finché quest’ultimo non si trova a terra.

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Domanda 


Il portatore viene afferrato da un difensore, perde l’equilibrio e cade. Nel momento in cui va a terra, il difensore mantiene un contatto minimo, un braccio che scivola lungo la maglia ma ancora in contatto fisico. Quel contatto residuale è sufficiente per definire il portatore “trattenuto” nel momento in cui viene portato a terra?


A. Sì, qualsiasi contatto fisico tra placcatore e portatore, anche lieve, è sufficiente a definire il placcaggio. 


B. No, il contatto deve essere attivo: il difensore deve effettivamente trattenere il portatore nel momento in cui va a terra, non solo sfiorarlo. ✅


C. Sì, se il contatto avviene entro un secondo dalla caduta, anche se non c’è trattenuta effettiva. 


D. Dipende dal numero dei giocatori coinvolti: con due difensori in zona, conta anche il contatto minimo. 


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Secondo la regola  14   perché un placcaggio sia riconosciuto serve una trattenuta effettiva:


14.1 definisce il placcaggio: il portatore deve essere trattenuto e portato a terra da uno o più avversari.


14.3 chiarisce cosa significa essere trattenuto:

il placcatore deve continuare a tenere il portatore finché quest’ultimo non si trova a terra.


Il verbo “tenere” non è ornamentale: indica un’azione attiva, un controllo fisico che limita i movimenti del portatore.

Un contatto puramente residuo — una mano che scivola sulla maglia, un tocco che non esercita più alcuna influenza — non soddisfa questa condizione.

In altre parole:

se il difensore non sta più tenendo il portatore nel momento in cui quest’ultimo va a terra, non c’è placcaggio ai sensi della regola, anche se il contatto non si è ancora completamente dissolto.

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ESERCIZI

1.


Durante un contatto, il portatore di palla ha un ginocchio a terra, ma l’avversario che lo aveva afferrato ha già lasciato la presa.

Si può considerare avvenuto un placcaggio?


2.


Un difensore blocca il portatore in piedi; entrambi rimangono su due piedi, ma il portatore appoggia una mano a terra per mantenere l’equilibrio.

Questo rientra nella definizione di “portato a terra”?


3.


Il portatore di palla scivola e cade seduto senza alcun contatto avversario che lo trattenga o lo porti giù.

È un placcaggio ai sensi della Regola 14?


4.


Un difensore afferra il portatore, lo porta verso il terreno e lo tiene fino a quando un ginocchio dell’attaccante tocca un giocatore già a terra sotto di lui.

È sufficiente per definire il portatore “portato a terra”?


5.


Due difensori trattengono il portatore per le braccia ma questi riesce a rimanere in piedi e continua ad avanzare.

Il criterio di “essere trattenuto” è soddisfatto?


6.


Un avversario afferra il portatore, lo porta a terra, ma lascia la presa un attimo prima che il ginocchio dell’attaccante tocchi il terreno.

Si configura un placcaggio valido o no?


7. 


Il portatore viene afferrato da un difensore, perde l’equilibrio e cade. Nel momento in cui va a terra, il difensore mantiene un contatto minimo, un braccio che scivola lungo la maglia ma ancora in contatto fisico. Quel contatto residuale è sufficiente per definire il portatore “trattenuto” nel momento in cui viene portato a terra?

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