giovedì 20 novembre 2025

522006 UNDER 14 F. In quali situazioni, secondo il regolamento Under 14 femminile, è previsto il ricorso alla “formula a colori”?

 Che cos’è la “formula a colori”

Origine del concetto

Il termine “formula a colori” è usato nelle Feste del Rugby giovanile (minirugby), come descritto nel sito FIR. In queste feste, le giocatrici/piccoli atleti di club diversi vengono mescolati per formare squadre miste (di vari “colori”).

L’obiettivo è creare gruppi “equilibrati e di pari competenza”, non basati sulle società d’appartenenza, ma sul livello di esperienza, per favorire l’inclusione, la partecipazione e il divertimento.

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Finalità pedagogica

Serve a evitare che la competizione diventi troppo “agonistica” per le categorie molto giovani, perché non si gioca solamente “contro” la propria squadra, ma “con” bambini/e di altri club.

Permette agli allenatori/educatori di comporre squadre che bilanciano meglio le competenze, così da non creare partite troppo sbilanciate. 

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Facilita l’apprendimento: tutti i partecipanti giocano di più, indipendentemente dal livello del loro club, e sperimentano il confronto e la cooperazione in modo più sicuro.

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Applicazione nelle Feste del Rugby

La “formula a colori” è esplicitamente citata nelle Feste del Rugby Under 8-10, secondo il Comitato Regionale Lazio: le squadre non sono quelle dei club, ma composte da atleti di diversi club. 

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Questo modello non ha classifiche né vincitori ufficiali “di club”: l’idea è concentrare il gioco sull’esperienza, non sul risultato competitivo tra club. 

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⚠️ Come interpretare la “formula a colori” per l’Under 14

Anche se la “formula a colori” è più tipicamente menzionata per le categorie di minirugby (U6, U8, U10), nulla vieta che un'organizzazione territoriale la usi anche per U14, se il regolamento locale o del torneo lo prevede.

Nel regolamento Under 14 femminile la “formula a colori” è citata come opzione in caso nessuna squadra raggiunga il numero minimo di giocatrici. Questo implica che, se le squadre sono sotto organico, si può ricorrere a un formato “misto” per permettere di giocare comunque in modo valido.

Il fatto che le squadre siano miste (“a colori”) significa che alcune giocatrici verranno “prestate” o messe in squadre neutre, non necessariamente legate al club originale, al fine di formare squadre complete (almeno 5 giocatrici, secondo il regolamento U14) e garantire così la regolarità delle partite.

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✅ Implicazioni per gli arbitri

Se in un incontro U14 si usa la formula a colori, l’arbitro deve essere consapevole che le squadre in campo non corrispondono necessariamente ai club: può esserci una composizione “mista”.

Serve una maggiore attenzione da parte dell’arbitro nel gestire la partita, non tanto in termini di regole del gioco, ma di fair play e inclusione: dovrà garantire che tutte le giocatrici abbiano la possibilità di giocare ed essere coinvolte.

Potrebbero esserci indicazioni di torneo (organizzazione) su come formare le squadre “a colori”: l’arbitro dovrebbe conoscere il regolamento specifico del raggruppamento o torneo (non solo il regolamento di gioco), perché potrebbe riguardare anche sostituzioni, ruoli, durata, ecc.

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DOMANDA

In quali situazioni, secondo il regolamento Under 14 femminile, è previsto il ricorso alla “formula a colori”?

A. Quando una squadra ha più di 7 giocatrici e vuole far giocare tutte le riserve.

B. Quando nessuna squadra raggiunge il numero minimo di 5 giocatrici in campo. ✔️

C. Quando la partita si svolge in un raggruppamento con più di 6 squadre.

D. Quando una squadra vince nettamente e si vuole bilanciare il punteggio a metà partita.

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ESERCIZI

Esercizio 1: Cos’è la “formula a colori” e qual è l’obiettivo principale di questo formato nelle partite giovanili di rugby?



Esercizio 2: In quali situazioni, secondo il regolamento Under 14 femminile, è previsto il ricorso alla “formula a colori”?



Esercizio 3: Come cambia il ruolo dell’arbitro quando si gioca con squadre “a colori” rispetto a squadre tradizionali di club?



Esercizio 4: Spiega come la “formula a colori” contribuisce alla sicurezza e all’inclusione delle giocatrici in campo.



Esercizio 5: In una situazione in cui nessuna squadra raggiunge il numero minimo di giocatrici, come dovrebbe l’arbitro organizzare il gioco secondo la “formula a colori”?



Esercizio 6: Quali aspetti devono essere monitorati dall’arbitro in termini di sostituzioni, ruoli e tempi di gioco quando si applica la “formula a colori”?



Esercizio 7: Illustra un esempio concreto di come una partita Under 14 potrebbe essere gestita con la “formula a colori” e quali responsabilità aggiuntive ha l’arbitro.

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