Regola 9 – ANTIGIOCO
9.13 GIOCO PERICOLOSO
La regola sperimentale sull’altezza del placcaggio emanata da World Rugby, valida a partire dal 1° luglio 2024, che modifica per le categorie juniores l’altezza massima al di sotto della quale sarà possibile effettuare regolarmente un placcaggio, ha comportato la riscrittura della Regola 9.13, per le categorie juniores (Under 14 compresa), nel seguente modo:
Regola 9.13 – Un giocatore non deve placcare un avversario in anticipo, in ritardo o in modo pericoloso.
I placcaggi pericolosi, comprendono tra gli altri, il placcaggio o il cercare di placcare un avversario sopra la base dello sterno durante il gioco aperto.
In caso d’espulsione definitiva o temporanea di un giocatore, valgono le regole valide per l’Under 19, con la sola modifica del tempo di durata dell’espulsione temporanea che sarà di 5 minuti.
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DOMANDA
Qual è lo scopo principale del limite di altezza del placcaggio fissato sotto la base dello sterno nella categoria UNDER 14?
A) Rendere obbligatorio il placcaggio esclusivamente alle gambe.
B) Favorire un placcaggio più sicuro, impedendo contatti alti e mantenendo corretto sia il placcaggio alle gambe sia il bloccaggio in piedi eseguito correttamente. ✔
C) Consentire ai giocatori di imitare le tecniche di placcaggio del rugby professionistico.
D) Ridurre la durata complessiva delle fasi difensive durante la partita.
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ESERCIZI
1.
Qual è il nuovo limite di altezza del placcaggio stabilito dalla regola sperimentale World Rugby per le categorie juniores, e cosa significa “placcaggio sopra la base dello sterno”?
2.
In quali situazioni un placcaggio può essere considerato “in anticipo” o “in ritardo”, e come deve intervenire l’arbitro per garantire la sicurezza del giocatore placcato?
3.
Quali elementi rendono un placcaggio pericoloso secondo la Regola 9.13 riscritta per le categorie giovanili, e quali comportamenti devono essere immediatamente sanzionati?
4.
Come deve agire il direttore di gara quando un giocatore tenta di placcare sopra la base dello sterno ma manca il contatto pieno?
5.
Quali criteri deve valutare l’arbitro per decidere se un intervento pericoloso richiede un’espulsione temporanea oppure definitiva?
6.
Quali sono le differenze operative tra le regole di espulsione dell’Under 14 e quelle dell’Under 19, e qual è la modifica specifica riguardante la durata della temporanea?
7.
Perché la riduzione dell’altezza del placcaggio nella categoria under 14 è considerata uno strumento fondamentale per la sicurezza e la formazione tecnica dei giovani giocatori?
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DOMANDA
“Perché la riduzione dell’altezza del placcaggio nelle categorie juniores è considerata uno strumento fondamentale per la sicurezza e la formazione tecnica dei giovani giocatori?”
🔍 Cosa chiede esattamente la domanda?
La domanda non riguarda solo “cosa dice la regola”, ma perché quella regola è stata introdotta.
È quindi una domanda che mira a far ragionare il giovane arbitro sulla logica pedagogica e di sicurezza dietro la norma.
📌 Cosa dice la regola 9.13 a cui si riferisce?
Altezza massima del placcaggio: sotto la base dello sterno.
Un placcaggio sopra quella zona è considerato pericoloso.
La modifica deriva da una regola sperimentale World Rugby introdotta 1 luglio 2024, pensata specificamente per le categorie juniores (come U14).
Questo significa che la Federazione ritiene necessario abbassare l’altezza del placcaggio per aumentare la sicurezza e migliorare le capacità tecniche.
🎯 Cosa deve emergere nella risposta?
La domanda valuta se l’arbitro comprende perché questa norma:
1) Riduce il rischio di impatti alla testa e al collo
Abbassare il placcaggio all’altezza torace–bacino diminuisce drasticamente la probabilità di:
contatti con testa/collo
concussioni
collisioni ad alta energia
2) Favorisce lo sviluppo tecnico corretto
Un placcaggio più basso:
migliora la tecnica difensiva
avvicina i giocatori al gesto “placcare alle gambe”, più sicuro e più efficace
previene la tendenza ad imitare i placcaggi alti visti nel rugby professionistico.
3) Aiuta i giovani arbitri a gestire un contesto più sicuro
Una regola semplice (“sotto lo sterno”) rende più facile per l’arbitro:
riconoscere l’infrazione
prendere decisioni rapide
mantenere ordine e sicurezza.
4) Mantiene il gioco più fluido e meno fisicamente rischioso
Evita impatti frontali troppo forti per questa fascia d’età (12–13 anni).
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🧩 In sintesi: cosa vuole davvero verificare la domanda?
Vuole capire se il giovane arbitro ha interiorizzato che questa regola non è solo un limite tecnico, ma un principio di sicurezza e pedagogia del rugby giovanile.
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NOTA TECNICA - Per motivi di sicurezza e per evitare che l’affinamento di un gesto tecnico fondamentale come il placcaggio alle gambe sia interrotto per simulare ciò che si vede nel rugby élite si invita a porre massima attenzione alla modalità con cui viene iniziato un eventuale bloccaggio in piedi che resta consentito.
La nota afferma due concetti chiave:
1️⃣ Il placcaggio alle gambe è un gesto tecnico fondamentale e deve essere affinato.
La sicurezza e la didattica richiedono che i giovani imparino bene il placcaggio basso.
2️⃣ Il “bloccaggio in piedi” (cioè il tackle alto ma controllato, fatto sul tronco) è ancora consentito, ma deve essere iniziato in modo corretto.
Viene vietata la simulazione del placcaggio alto d’élite, dove si “abbraccia” in alto come fanno i professionisti.
Non va imitato ciò che appare nel rugby internazionale, perché per i ragazzi è molto più rischioso.
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🤔 Quindi la frase “avvicina i giocatori al placcaggio alle gambe” è corretta?
✔ Sì, è corretta, ma va chiarita meglio:
la riduzione dell’altezza del placcaggio non significa che tutti debbano placcare solo alle gambe, bensì:
impedisce placcaggi alti (spalla-testa) → più pericolosi
promuove un placcaggio basso e sicuro, che comprende sia:
placcaggio alle gambe (tecnicamente ideale per la didattica)
bloccaggio in piedi fatto correttamente, sotto lo sterno
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Quindi va precisato:
👉 Il nuovo limite di altezza non obbliga al placcaggio alle gambe, ma crea un contesto in cui il placcaggio alle gambe può continuare a essere sviluppato e non viene sostituito da gesti imitati dal rugby d’élite (placcaggi alti alti).
📌 In pratica:
“Un placcaggio più basso migliora la tecnica difensiva perché mantiene centrale l’apprendimento del placcaggio alle gambe e, allo stesso tempo, consente un bloccaggio in piedi corretto, purché iniziato sotto lo sterno, evitando la tendenza a imitare i placcaggi alti tipici del rugby professionistico.”
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