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sabato 26 settembre 2015

208627 TUTOR. ARBITRO. PARAMETRI PER VALUTARE UNA INEFFICACE COMUNICAZIONE DELL'ARBITRO

208627 TUTOR. ARBITRO. PARAMETRI PER VALUTARE UNA INEFFICACE COMUNICAZIONE DELL'ARBITRO



I PARAMETRI  CHE IL TUTOR DEVE CONSIDERARE PER VALUTARE  L'INEFFICACIA DELLA  COMUNICAZIONE DELL'ARBITRO SONO:
Falli ripetuti, specie sui placcaggi e in prossimità dell’area di meta, sono puniti senza ulteriori provvedimenti.
Nessun uso del cartellino giallo.
Non c’è distinzione fra falli professionali ed altri falli.
Tono del fischio basso, monotono o difficile da udire.
Spesso dopo il fischio il gioco continua.
Decisioni difficili da decifrare, i capitani fanno frequenti domande per farsi spiegare le ragioni dei fischi.
Il linguaggio corporeo dell’arbitro e i risultati delle azioni (specie dopo un placcaggio) indicano una comunicazione verbale inadeguata o non specifica in relazione al giocatore (colore/numero) o al potenziale fallo (via le mani).
I giocatori o gli spettatori non sono certi che un fallo sia stato rilevato.
Segnali con il braccio indecisi o non uniformi.
Il braccio va giù e poi ritorna su per lo stesso fallo.

venerdì 25 settembre 2015

261580 TUTOR. CONTROLLO DELL'ARBITRO. INDICATORI DI NON CORRISPONDENZA

261580 TUTOR. CONTROLLO DELL'ARBITRO. INDICATORI DI NON CORRISPONDENZA



TUTOR. IL CONTROLLO DELLA PARTITA DELL'ARBITRO 
Indicatori di non Corrispondenza

L’incontro si riscalda e non vengono presi provvedimenti per raffreddarlo.
Nessuna azione preventiva, nessun riconoscimento dei vari campanelli d’allarme: ostruzioni senza palla, vendette, reazioni a placcaggi duri.
Punizioni non uniformi per i falli di antigioco.
Nessuno sforzo per prima gestire e poi punire.
Mostra esitazione quando è richiesta fermezza.
L’opportunità per i giocatori di giocare è frustrata dai troppi calci e dai pochi vantaggi.
Le decisioni sono sempre contestate.
Il linguaggio del corpo dell’arbitro indica un eccesso di tensione o, altrimenti, un eccesso d’esitazione.
I giocatori non hanno rapporti con l’arbitro. 
Non c’è collaborazione con i capitani.
Sanzioni inappropriate rispetto ai falli.
Continui falli di antigioco.
Non risponde in maniera adeguata alle proposte dei GdL ufficiali.
Punisce i falli di antigioco, ma non usa le previste misure successive (richiamo, cartellino giallo e rosso).
Il controllo della partita degenera.